bSiloe
di
Luca Angelelli
II Parte
- Nella prima parte è stato descritto in generale il progetto Siloe, storia, piani
costruttivi, filosofia... In questa seconda parte vedremo la procedura che è stata usata
per sviluppare il crossover utilizzando il programma Wincross e confronteremo i
risultati ottenuti con le misure. Questo ci darà modo di illustrare le modalità da
seguire per misurare, importare e simulare la risposta delle Siloe a mo di esempio
ampiamente generalizzabile.
- Come misurare gli altoparlanti
- Wincross ha come peculiarità, per quanto ne sappiamo, unica e originale la possibilità
di simulare gli effetti della diffrazione ai bordi del pannello su cui sono posizionati i
trasduttori. Il primo problema è quello di fornire al programma le curve di risposta
degli altoparlanti epurate di effetti diffrattivi dovuti al pannello di montaggio
altrimenti si corre il rischio di considerare gli effetti del baffle due volte, nella
misura e nel programma. Concettualmente il problema è molto semplice: basta montare il
trasduttore su di un pannello di dimensioni infinite e misurare la risposta in frequenza
nel semispazio anteriore allaltoparlante, ovviamente anche questo semispazio deve
essere infinito e altrettanto ovviamente questa situazione ottimale è un po
difficile da realizzare concretamente. Anche in questo caso il buon Fabrizio Montanucci,
il famigerrimo autore di Winbass, ci viene in soccorso suggerendo una procedura più
facilmente realizzabile:
- 1) Per prima cosa poniamo il nostro trasduttore su di un pannello che funzionerà da
supporto, nel nostro caso abbiamo montato gli altoparlanti direttamente su mobile. Questa
scelta, molto pratica, ha degli svantaggi considerevoli con effetti che vedremo in
seguito.
- 2) Per ottenere una risposta scevra dagli effetti diffrattivi dovremo effettuare una
misura in campo vicino, ovvero con la capsula microfonica posta in prossimità della
membrana dellaltoparlante. In questo modo il campo diretto sarà molto più
"forte" del campo riverberato (mobile, ambiente e quantaltro). I problemi
correlati con questo tipo di approccio sono diversi. Il più grande è la possibile
interazione fra diaframma e capsula microfonica: se la membrana ha dimensioni paragonabili
a quelle del microfono la prima sarà influenzata pesantemente dalla presenza del secondo
con pesanti interazioni mutue tanto da falsare completamente la misura. Quindi il
microfono deve comunque essere posizionato, nel caso di tweeter o componenti a cupola di
diametro contenuto, ad una distanza opportuna valutabile in 6-8 cm. Sfortunatamente questa
distanza è, nel caso delle Siloe, dello stesso ordine di grandezza della distanza del
componente dai lati del pannello. La diffrazione ai bordi sarà comunque sensibile!
Allora? Esiste la soluzione anche a questo problema grazie alla versatilità di Wincross.
(riquadro sottrazione degli effetti diffrattivi del pannello). Per altoparlanti a cono il
problema è molto meno sensibile tanto che decidiamo di trascurarlo.
- 3) Va fissato un livello di riferimento per il segnale di ingresso. Per uniformità con
le convenzioni potremo porlo a 2.83 V. In questo caso se il microfono è posto alla
distanza di un metro otterremo la sensibilità del componente in decibel con 2.83V appunto
ad un metro. Questo dato corrisponde alla sensibilità 1w/1m solamente se limpedenza
elettrica del trasduttore è di 8 ohm. In altri casi i due valori non sono confrontabili.
Una volta fissato il livello questo non deve essere cambiato per tutta la sessione di
misura del componente.
- 4) La misura in campo vicino va effettuata o con una sequenza di segnali sinusoidali
oppure simulando un campo anecoico "finestrando" opportunamente limpulso.
Questo corrisponde sulla scheda Clio a effettuare una misura di risposta in frequenza
oppure MLS. La posizione del microfono dovrebbe essere tale da avere distanza nulla dal
baffle di montaggio (foto 1). Questo è possibile nel caso di trasduttori a cono, mentre
per le cupole va considerato il tempo che il segnale impiega per raggiungere il microfono
(foto 2). Questo valore deve essere annullato per evitare avere una fase acustica errata.
Con la scheda Clio questo è molto facile imponendo come inizio della acquisizione
listante in cui il segnale arriva al microfono. E altresì possibile
effettuare un post processamento della misura salvata come file ASCII tramite le opzioni
disponibile nella finestra "Operazioni matematiche su sequenza ASCII".
Ovviamente ponendo il microfono molto vicino al trasduttore misureremo dei valori di
pressione acustica molto alti che andranno opportunamente ridotti.
- 5) Una volta memorizzata la misura in campo vicino si sposta il microfono esattamente ad
un metro dal pannello frontale in asse al trasduttore e si misura nuovamente il componente
simulando un campo anecoico. In questo modo otterremo una risposta che ovviamente include
tutti gli effetti diffrattivi ma può servire a determinare la sensibilità del componente
ad un metro con la tensione fissata. Bisogna fare attenzione a scegliere una frequenza
alla quale gli effetti del pannello siano ridotti, ad esempio 2 khz per il Mw e 10 khz per
il tweeter. La differenza fra il valore in decibel rilevato ad una stessa frequenza nelle
due misure è un dato che servirà al momento della importazione nel programma della
misura in campo vicino per riportare il livello al giusto valore, che è appunto quello
con 2.83V ad un metro.
- 6) Finite le misure "acustiche" di tutti i componenti resta da rilevare
landamento della impedenza elettrica dei componenti e salvare anche queste misure
come file ASCII. 7) La misura in campo vicino, salvata come sequenza di valori ASCII, va
importata nel programma sottraendo il valore in decibel trovato al punto 5 per ottenere i
corretti valori di pressione acustica. Assieme alla importazione delle curve di modulo e
fase della risposta acustica deve importata anche il modulo e la fase della impedenza
elettrica. In questo modo il programma potrà lavorare su altoparlanti virtuali il più
possibile simili a quelli reali (figura 1).

- Figura 1
- Al momento di importare la misura effettuata in campo vicino si deve riallineare il
livello della pressione acustica a quello rilevato ad 1 m, sottraendo la differenza in
decibel rilevata con la misura effettuata ad un metro. Nella figura sono riportate le
impostazioni per limportazione di una misura MLS effettuata con Clio ed esportata
come file ASCII. Il fattore di modulo di correzione della risposta è -24 dB.
- Questa procedura permette di ottenere le risposte dei trasduttori con una precisione
molto buona per quanto riguarda il modulo della pressione acustica, un po meno per
quanto riguarda landamento della fase acustica alle frequenze più alte. Queste
misure sono tali da risentire in modo trascurabile della diffrazione del pannello di
misura e quindi possono essere impiegate per simulare il comportamento del trasduttore su
di un baffle qualsiasi. E per chi non disponesse della strumentazione di misura? Per
questi appassionati meno fortunati ma sicuramente numerosissimi la redazione sta lavorando
alacremente e presto si verranno annunciate novità molto interessanti.
- Le simulazioni
- Quando ci si accinge a simulare un dato sistema con Wincross 1.2 è utile tenere a mente
la sequenza di operazioni che si fa quando si costruisce un diffusore:
- a) per prima cosa si scelgono gli altoparlanti, questo corrisponde nel nostro procedere
virtuale ad importare laltoparlante dal nostro archivio oppure importare la le
misure di risposta ed impedenza elettrica.
- b) Successivamente si montano i trasduttori sul mobile ovvero si posizionano gli
altoparlante sul pannello frontale impostando gli offset relativi e la dimensione della
membrana.
- c) Si collegano i morsetti dei trasduttori al crossover passivo, se è presente, e
questultimo alle elettroniche: lamplificatore, leventuale crossover
attivo, lequalizzatore. Questo corrisponde a selezionare i blocchi funzionali nel
nostro sistema che sono appunto altoparlanti, filtri attivi e passivi, amplificatori e
equalizzatori.
- Se il componente non è presente è sufficiente eliminarlo altrimenti vanno definite le
sue grandezze caratteristiche. Ricordando questa analogia con la realtà è molto semplice
districarsi nei meandri di Wincross ed accorgersi che la sensazione di disagio che cogli
alcuni utenti durante le prime sessioni è dovuta alla versatilità del programma molto
superiore a quella di software concorrenti (se ne esistono). Seguendo tutti e tre i passi
suggeriti abbiamo il sistema Siloe pronto per essere esaminato (figura
2), con due trasduttori, due filtri passivi ed un amplificatore.
In figura 3 e 4 si po
vedere il riquadro di definizione dei due altoparlanti con tutte le quote per la
simulazione. Montato il sistema possiamo passare alle simulazioni vere e proprie.
In figura 5 e 6 sono riportati i
due riquadri di definizione delle due sezioni passive. La rete del tweeter è piuttosto
convenzionale, un terzo ordine elettrico con le resistenze di attenuazione distribuite
prima e dopo il crossover per modificarne lo smorzamento modificandone la risposta. Il
filtro del mid woofer può essere visto come un secondo ordine convenzionale al quale sia
stato aggiunto a "cavallo" della bobina un condensatore in modo da creare una
cella LC. In questo modo si modifica landamento passa basso e si eliminano due
picchi intorno a 6 khz dovuti a break up della cupola parapolvere. Questa topologia poco
convenzionale ha imposto luso della sezione reti di compensazione visto che nei
filtri passivi non è contemplata la possibilità di simulare leffetto di celle LC
parallelo montate in serie. Il condensatore in parallelo (15 mF) è riportato nella cella
RLC serie montata in parallelo annullando leffetto di R e di L (R=1E-9, Rl=1E-9,
L=1E-9).

Figura 7
In figura 7 si può osservare la risposta delle due vie, con
e senza (linee tratteggiate) il crossover passivo. La simulazione è stata ottenuta
impostando come modello per il trasduttore il Disco rigido su pannello assegnato.

Figura 8
- In figura 8 veniamo direttamente al punto: risposta
simulata e risposta misurata direttamente a confronto. La curva in blu è la misura del
sistema mentre quella in nero è la simulazione. Il risultato è molto buono considerando
che la curva misurata è valida a partire da circa 280 Hz per via della finestra temporale
usata per porsi in "regime anecoico simulato". Le differenze importanti sono al
disotto dei 1300 Hz e sono dovute al fatto che per la misura del mw non si è tenuto conto
degli effetti dovuti al pannello di montaggio, ovvero al fatto che il componente è stato
misurato su di un pannello molto stretto. Questo porta nella zona di transizione da una
emissione su di un semispazio a quella sullo spazio intero una stima per eccesso della
sensibilità da 250 a 1000 Hz (circa 1.5 dB). Le irregolarità presenti intorno ai 1200 Hz
sono dovute a dei problemi dellinsieme cono cupola parapolvere. Si tratta di una
sorta di break up (se fate attenzione si può ritrovarne traccia nella curva di impedenza
del componente) che si manifesta come un buco in campo vicino e come un picco nella misura
da lontano. Questo risultato dimostra la bontà della procedura suggerita e ne mostra
anche i limiti. Se si fossero misurati gli altoparlanti su di un pannello più grande
laccordo fra misura e simulazione sarebbe stato ancora migliore.

Figura 9
In figura 9 possiamo vedere la risposta fuori asse del
tweeter non filtrato simulata e misurata. La misura è la curva tratteggiata. La risposta
del tweeter è stata processata per eliminare gli effetti dovuti al pannello. Malgrado le
manipolazioni la risposta simulata concorda sostanzialmente con la misura anche par
posizioni disassate del punto di misura!
Misure

Figura 11

Figura 12
- In figura 11 e 12 riportiamo
la misura della impedenza elettrica in modulo e fase e la riposta misurata in ambiente con
rumore rosa. Il modulo di impedenza mostra un sistema tipicamente da 4 ohm nominali con un
andamento che non dovrebbe impensierire nessun amplificatore moderno. La risposta in
ambiente è stata rilevata nella camera dell'autore. La regolarità e rimarchevole visto
che fra le due casse è posizionato un tavolo, che queste sono distanti circa 1.5 m dalla
parete di fondo e poste a distanze diverse da quelle laterali. Lintervallo fra le
divisioni orizzontali è di 5 dB. La risposta si estende fino a 40 Hz e cala
progressivamente allaumentare della frequenza.
- Conclusioni
- Non ci sono conclusioni. O meglio non vogliamo darvene per due ragioni: linsieme
dei due articoli sulle Siloe non ha il solo scopo di essere letto, ma quello di spingervi
alla realizzazione, allazione diretta che ben poche volte è stata così economica e
vantaggiosa. Insomma le conclusioni potete e dovete tirarle voi. E poi non finisce qui nel
senso letterale del termine. Delle Siloe continueremo a parlarne altrove nella speranza di
farle crescere ancora un poco, assieme.
- Riquadri
- Sottrazione degli effetti diffrattivi del pannello
- Talvolta capita di dover sottrarre alla risposta di un altoparlante gli effetti dovuti
alla diffrazione del pannello sul quale è montato. Il caso tipico è quello in cui si
dispone della risposta di un componente rilevata in una determinata situazione e la si
vuole utilizzare per studiare il comportamento su un baffle qualsiasi. La procedura è un
poco lunga ma del tutto semplice: n per prima cosa si considera un trasduttore ideale
dello stesso diametro di quello considerato montato sul pannello di misura. Un trasduttore
ideale è quello che ha risposta acustica (modulo e fase) ed impedenza elettrica (modulo e
fase) costanti al variare della frequenza. Un altoparlante siffatto è memorizzato
nellarchivio di Wincross con il nome flat.crw. n la risposta simulata considerando
gli effetti diffrativi (risposte calcolate su pannello assegnato) rappresenta
leffetto del pannello sulla risposta dellaltoparlante. Questa risposta (modulo
e fase) andrà memorizzata per essere utilizzata come file peso da sottrarre al file che
rappresenta la risposta dellaltoparlante (Figura 10).

Figura 10
- Se non si vuole avere a che fare con operazioni su file è possibile creare un
altoparlante fittizio facendo tracciare contemporaneamente al programma il modulo e fase
acustici, il modulo e la fase elettrici dellaltoparlante ideale, da 2 a 200000 Hz in
tutte e quattro le curve. Chiedendo di copiare i grafici Wincross si offrirà si salvare
come nuovo "altoparlante" linsieme dei grafici tracciati. A questo punto
potremo importare il trasduttore "vero" in un blocco altoparlante e
laltoparlante "peso" subito al di sotto. Chiedendo di tracciare il modulo
e fase relativi dei due componenti otterremo il modulo e la fase acustica del trasduttore
epurato degli effetti diffrattivi del pannello. Attenzione ad impostare come modello per
gli altoparlanti Disco rigido su pannello infinito. Anche questa risposta può essere
salvata come un nuovo altoparlante per poterla utilizzare in seguito.
- Clio
- Tutte le misure effettuate per questo articolo sono state effettuate con la scheda Clio
di Audiomatica alla quale, nelle persone di Bigi e Iacchia, va sempre una benedizione ogni
volta che uso la loro creatura. Il sistema di misura Clio è ampiamente appezzato da
appassionati e professionisti non solo in Italia ma anche allestero. A tutti gli
appassionati consiglio di approfondire la conoscenza di questo ottimo strumento visitando
il sito di Audiomatica (http://www.mclink.it/com/audiomatica/).
- I risultati delle misure sono stati confrontati a campione con quelli ottenuti con le
attrezzature del nostro laboratorio risultando sempre congruenti e sufficientemente
precisi. Aspettiamo con impazienza la nuova versione del software di controllo che sarà
in grado di effettuare misure oggi possibili solo con attrezzature molto molto più
costose.
- Assistenza, sviluppi futuri e taroccherie.
- Il progetto di un diffusore in realtà non è mai finito. Si continua a pensarci sopra
procedendo talvolta per tentativi, effettuando piccoli aggiustamenti, cambiando magari
particolari "secondari" alla ricerca di quella sfumatura che mancava, di quel
miglioramento piccolo quanto si voglia ma così importante allorecchio
dellaudiofilo. Kenneth Kantor (progettista dei diffusori NHT) ci ha raccontato
durante la sua visita alla nostra redazione di come siano necessari mesi per decidere se
mettere o togliere quel dB in una parte dello spettro riprodotto. Oppure si sperimentano
soluzioni completamente nuove, non considerate inizialmente o scartate per ragioni di
costo. Insomma un Sistema come le Siloe continua ad evolversi anche dopo che è stato
ritenuto pronto per essere dato alla stampe. Inoltre uno dei vantaggi
dellautocostruzione è quello di poter sperimentare personalmente soluzioni diverse
modificando più o meno sostanzialmente il progetto originario. Il costo molto contenuto
delle Siloe speriamo che induca molte persone a costruirle, persone che magari sono alla
loro prima realizzazione e che possono incontrare dei problemi dovuti alla loro
inesperienza e che possono trovarsi per questo in difficoltà Per queste ragioni ho deciso
di supportare questa mia creatura attraverso la mia personal web page sulla "rivista
elettronica" Mc-link dove sarà creata una sezione dedicata proprio a loro, con la
descrizione dei nuovi sviluppi, delle taroccherie possibili, e sarà data un poco di
assistenza a chi ne avesse necessità. Saranno disponibili le risposte dei singoli
trasduttori salvate nel formato proprietario di Wincross in modo da permetterne
lutilizzo in qualsiasi altro sistema. Che più ...? Lindirizzo internet è
www.mclink.it/personal/MC6647..
- Errata corridge e modifiche
- Purtroppo nella prima puntata ci sono stati vari errori che sono sfuggiti al controllo
dellautore. Il più importante è quello riguardante laltezza della fessura
fra il fondo del mobile ed il pannello di appoggio al suolo che deve essere di 7 (sette)
mm.(Figura 1).Nel disegno costruttivo a causa del
ridimensionamento della figura sono saltate molte quote fra cui quella che indicava questo
importantissimo valore. Una prova estensiva con vari altoparlanti e contatti avuti con la
Revac stessa ci hanno rivelato che sono state effettuate delle modifiche agli altoparlanti
utilizzati nel lungo tempo intercorso fra quando la ditta torinese ci ha mandato i
componenti per le prove e luscita sulla rivista del progetto definitivo. Questo ci
ha costretto a rivedere lo schema elettrico del crossover che potete vedere in figura 13. Con loccasione sono stati effettuati dei
leggeri aggiustamenti "timbrici" per rendere il suono delle Siloe un poco più
riposante.
- Ascolto
- La prima cosa che colpisce delle Siloe è la focalizzazione della scena acustica,
decisamente a livello di diffusori molto costosi. Il famoso palcoscenico virtuale si crea
con naturalezza alle spalle dei due diffusori allargandosi oltre lo spazio compreso fra le
due casse con buona profondità. Il timbro generale è impostato sul caldo senza
sacrificare lestremo acuto che comunque risulta ben dettagliato. La gamma bassa
soddisfacemente estesa verso le frequenze più basse anche se non riesce a riprodurre
realisticamente la prima ottava dello spettro sonoro. Questa nota che potrebbe apparine un
limite in realtà è un complimento visto che il riferimento con cui si confronta
mentalmente le Siloe ha altoparlanti di superficie per lo meno doppia e costo di un ordine
di grandezza superiore. I limiti appaiono evidenti solamente quando si alza il volume come
un indurimento della gamma medio alta che diventa pungente e fastidiosa. La gamma bassa
invece non si scompone ed è facile arrivare al fondo corsa dellaltoparlante senza
percepire sintomi premonitori. Per la cronaca il finale usato per questa prova al limite
è dichiarato per 140 W su 8 ohm. Personalmente considero ben riuscito un diffusore quando
riesco a dimenticare diagrammi, misure, simulazioni ... e ascoltare i miei pensieri, le
emozioni che la musica riscopre nel cuore, ricordo e nostalgia, piacere ed un poco di
tristezza, amore e solitudine. Accade di rado, tanto di rado da poterlo considerare una
breve conquista. Con le Siloe è successo.
- Con e senza, quando il Wincross
fa la differenza.

Figura 14
- Diffusamente in questo articolo si è parlato della capacità di Wincross di simulare
gli effetti delle diffrazioni del pannello sul quale sono montati gli altoparlanti.
Sicuramente i lettori più tecnici si saranno resi conto della importanza di questa
capacita unica, a quanto ci risulta, di Wincross. Molti altri magari trovano più
difficile afferrare limportanza di questa peculiarità e comprendere la sostanziale
differenza fra un normale programma di simulazione e Wincross. Talvolta siamo stati
raggiunti da lettori spaventati dalla versatilità del programma tanto da desistere
dalluso e ritornare a software più semplici. In figura 14
riportiamo la risposta simulata delle Siloe con (linea continua) e senza (linea
tratteggiata) lopzione per il calcolo delle diffrazioni. Senza disporre di uno
strumento di misura sarebbe stato impossibile raggiungere risultati sufficienti. Invece
con Wincross ogni utente è in grado di prevedere il comportamento di un altoparlante,
magari prelevato da un archivio di misure, su di un pannello qualsiasi con buona
approssimazione. La differenza cè e si vede!
Didascalie
- Foto 1 e 2 Nella misura in campo vicino il microfono va posizionato molto vicino alla
membrana. Nel caso degli altoparlanti a cono la capsula può essere posta sullo stesso
piano del pannello di montaggio, mentre nel caso di altoparlanti a cupola la distanza fra
i due trasduttori deve essere tale da limitare mutue interazioni, circa 6-8 cm.
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